“COME PRENDERSI CURA DELL’ALBERO DI NATALE”
Dicembre 9, 2020Il ciclamino (Cyclamen, famiglia Myrsinacee) è una pianta autunnale e, se ben curata, può continuare a regalarci i suoi coloratissimi fiori fino alla primavera, anche per svariati anni consecutivi.
E’ una pianta erbacea perenne, apprezzata per i colori vivaci dei suoi fiori e per il loro intenso profumo e perchè la coltivazione non richiede cure eccessive.
Esiste in svariate dimensioni e colori. E’ preferibile acquistare piante con foglie e fiori eretti e turgidi, senza scoloriture o ingiallimenti, ragnatele o macchie biancastre. Il terriccio deve essere appena inumidito, mai secco nè fradicio.
Il ciclamino deve vivere all’aperto e deve essere riparato solo se la temperatura scende a 0 gradi C o al di sotto: spostate i vasi fra i doppi vetri o in casa in una stanza fresca, oppure stendete un doppio-triplo telo di tessuto non tessuto. Appena il gelo passa, riportate i vasi fuori o togliete i teli.
Deve essere evitata l’esposizione ai raggi solari in settembre-ottobre e in marzo-aprile per il ciclamino.
Non esitate a strappare foglie e fiori non appena iniziano ad appassire: se tarderete a farlo, potrebbero marcire danneggiando il resto della pianta, se non addirittura diventare preda di muffa grigia.
Il terriccio deve esseresempre umido, ma è preferibile evitare sia i ristagni d’acqua che potrebbero far marcire il tubero, sia le vaporizzazioni poichè potrebbero macchiare i petali dei fiori. Ogni due o tre settimane è bene concimare con un fertilizzante per piante fiorite, somministrato insieme all’acqua di annaffiatura.
Togliete regolarmente i fiori appassiti, prima che sfornino il seme, recidendo il gambo alla base, vicino al tubero.
Con l’arrivo della primavera i ciclamini rallentano l’attività vegetativa, fino ad arrestarla completamente in estate, le foglie diventeranno secche ed in autunno si rinnoveranno. A primavera inoltrata, o con l’arrivo dei primi caldi, sospendete le innaffiature e le concimazioni: le foglie si devono seccare. Strappatele e portate il vaso in un locale buio e fresco, dando un pò d’acqua una volta al mese. In settembre riportate il vaso alla luce e all’aria, riprendendo a innaffiare e a concimare: il tubero rifiorirà in febbraio, o anche prima.
Sempre in primavera può essere utile rinvasare la pianta al termine della fioritura, ma solo se le radici hanno occupato interamente il vaso. Per questa operazione si dovrà utilizzare un composto di foglie, sabbia e torba mischiate in egual misura.